di Francesca Mugnai

C’è un filo sottile – e incredibilmente resistente – che lega esseri umani e animali lungo tutto l’arco della vita. Una relazione intensa e profonda; si parla di co-evoluzione, la realtà è che insieme soprattutto al cane, abbiamo costruito un comune universo relazionale, che attraversa tutte le nostre fasi di vita

Quando parliamo di animali nel nostro ciclo di vita, parliamo di presenze condivise a seconda dell’età, delle esperienze, dei bisogni. E di una relazione che cresce insieme a noi, assumendo ruoli nuovi mano a mano che il tempo avanza.

Da bambini: il legame che insegna a crescere

Nei primi anni di vita, un animale è spesso il nostro primo “altro” rispetto alla nostra centralità.
Con lui in famiglia impariamo che le emozioni non sono solo nostre: anche l’altro sente, si spaventa, gioisce. Il rapporto con un cane, un gatto, un coniglio, diventa un laboratorio emotivo dove si impara la responsabilità, la reciprocità, la cura. Ci sia allena al pensiero sulla reciprocità: Io e Tu
Un animale, per un bambino, è un compagno prezioso di giochi che non giudica, un alleato fedele nel costruire la propria autonomia affettiva.

Da adulti: l’animale come àncora nelle tempeste

La relazione cambia quando cresciamo.
Da adulti viviamo vite fatte di impegni, responsabilità, relazioni complesse. In questo scenario l’animale diventa spesso un punto fermo: una presenza costante che ci riporta “a casa” ogni volta che rientriamo la sera. Un appuntamento emotivo dove si registra il nostro mondo di relazione

Gli animali talvolta riempiono i vuoti che l’età adulta porta con sé: il vuoto della frenesia, perché ci ricordano il valore della lentezza; il vuoto emotivo delle giornate sovraccariche, perché la loro vicinanza regola il nostro sistema nervoso; il vuoto della solitudine, specie quando il lavoro, gli spostamenti o le scelte di vita ci sfilano accanto le persone importanti.

Molti interventi assistiti con gli animali (pet therapy) si rivolgono a persone in fasi di stress, burnout, eventi post traumatici o cambiamenti: l’animale diventa un facilitatore, un ponte tra ciò che sentiamo e ciò che riusciamo a esprimere.

Da anziani: quando l’animale ridona ritmo e significato

Nella terza età l’animale assume un ruolo ancora diverso: diventa continuità.
Quando le giornate rischiano di perdere struttura, l’animale restituisce routine.
Quando i legami sociali si diradano, l’animale offre relazione.
Quando la memoria vacilla, l’animale tiene viva la percezione del presente.

Gli studi nel campo della psicologia in natura e degli interventi assistiti mostrano con chiarezza che la presenza di un animale riduce ansia, depressione e senso di isolamento nella popolazione anziana. Ma soprattutto riempie un vuoto profondissimo: quello dell’invisibilità.
Con un animale accanto, la persona anziana torna centrale per qualcuno, necessaria. Non è un soggetto “scomodo” e inutile: è protagonista attivo, ha un valore forte, vitale. È importante.

Il legame nel sistema familiare

La qualità della relazione con un animale non dipende solo dal legame singolo, ma da come questo legame viene integrato nel sistema familiare, nelle abitudini e nei valori condivisi.
Un animale “di famiglia” accompagna ognuno nelle proprie fasi di vita, diventando una sorta di testimone affettivo.
Parte delle sue competenze, della sua calma o della sua energia, si intreccia con il nostro carattere e le nostre peculiarità, trasformando il modo in cui viviamo emozioni e cambiamenti.

E quando la famiglia attraversa un passaggio — un cambio di vita, un lutto, una malattia — l’animale spesso diventa una cerniera: non risolve, non sostituisce, ma riempie di significativa presenza il passaggio  tra ciò che eravamo e ciò che stiamo diventando.

Nel ciclo di vita, ci insegnano a essere vivi

Gli animali ci ricordano qualcosa che spesso dimentichiamo: la vita non è fatta solo di cose da fare, ma di presenze da abitare.
E in ogni fase della nostra esistenza, quel loro modo semplice e diretto di stare al mondo ci accompagna. Cambiamo noi, cambia la relazione, ma la loro capacità di riempire i vuoti resta costante.
Forse è proprio per questo che il legame con un animale non passa mai davvero di moda. È un rapporto radicato nel bisogno umano di cura e reciprocità.

È un rapporto che, se ascoltato, ci insegna a vivere meglio in ogni stagione della nostra vita.

 

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